Raccolta delle Infiorescenze della Canapa: Tutto Quello che c’è da Sapere

19/09/2018

È tempo di raccogliere. Settembre è il mese dei primi raccolti della canapa, ma - per ottenere il meglio dal lavoro svolto nelle settimane precedenti – è necessario individuare il momento ideale per tagliare le vostre piante di cannabis. Un raccolto precoce, infatti, comporterà una riduzione degli oli essenziali tipici della pianta di canapa, mentre un taglio tardivo provocherà inevitabilmente una degradazione del prodotto finale. Il momento del taglio è importante tanto quanto la pulizia delle piante e dei relativi fiori, pertanto occorre fare molta attenzione a questo aspetto, per non rischiare di compromettere tutto il lavoro svolto.

Naturalmente, per la raccolta delle piante di cannabis, non esiste un momento preciso e uguale per tutti, perché ci sono una serie di fattori da considerare che incidono profondamente sulla vita, la crescita e la maturazione della pianta, come – ad esempio - la tipologia di seme e la varietà, le condizioni ambientali e i diversi fattori di stress.

Raccolta Infiorescenze Canapa: Tutto Quello che c’è da Sapere


Ma come si fa a stabilire il momento ideale per raccogliere le infiorescenze di cannabis? Occorre osservare da vicino – e in maniera nitida – i tricomi o cristalli, ovvero le appendici tondeggianti che crescono sui fiori contenenti sostanze preziose, in particolare i cannabinoidi, uno su tutti il CBD da cui si ottiene il celebre e prezioso olio, i cristalli, i liquidi scomposti e tante altre tipologie di prodotti a uso cosmetico.

Queste escrescenze, inizialmente di colore bianco trasparente (da qui il nome di “cristalli”) al giallo, per poi scurirsi gradualmente - tendendo al color miele scuro – fino a diventare color ambra. È questo il momento migliore per raccogliere le vostre infiorescenze.

Dopo la raccolta delle infiorescenze: pulire le piante di canapa a fresco o a secco?

Una volta raccolte le piante, occorre procedere con le varie fasi della pulizia. La prima cosa da fare è separare i rami dai fiori; per farlo ci vengono in aiuto i “destemmers” (in italiano diraspatrici, per intenderci), un apposito strumento che sostituisce il lavoro manuale effettuato con le forbici e consente di pulire grandi quantità di canapa in modo semplice e veloce.
La seconda fase, invece, prevede una pulizia più accurata, la rifinitura dei fiori, che viene fatta con il trimmer e può essere effettuata subito, ovvero a fresco o a umido, oppure successivamente, ovvero a secco.

Nel primo caso, con la tecnica a fresco, la pulizia delle piante e dei fiori avviene prima dell’essiccazione; diversamente, la pulizia a secco consiste nel far seccare le piante con tutte le foglie e rimuovere queste ultime solo successivamente, quando i rami saranno secchi.
Naturalmente ci sono pro e contro per ciascuno di questi metodi. Nel primo caso, l’operazione è più semplice e rapida, perché i fiori sono più freschi e quindi più facili da pulire, mentre – scegliendo la pulizia a secco - si va incontro ad una operazione più difficile da effettuare, a causa delle foglie che – con l’essiccazione – si accartocciano. D’altro canto, attendere l’essiccamento dell’intero ramo comporterà un’attesa maggiore per la presenza dell’acqua nelle infiorescenze.

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